George Orwell e Ernest Hemingway: il leggendario incontro tra due giganti della letteratura

George Orwell Ernest Hemingway

Leggenda vuole che i due grandi scrittoi Ernest Hemingway e George Orwell si siano brevemente incontrati in Germania alla fine della Seconda Guerra Mondiale.⁠

Ve lo immaginate? Due giganti della letteratura nella stessa stanza? Due persone così diverse, ma con così tanto in comune. Di questo incontro avvenuto in un hotel a Parigi ne parla Paul Potts, un amico di George Orwell che si occuperà di raccontarne la vita:⁠


Con suo grande piacere trovò il nome di Hemingway. Non lo aveva mia incontrato. Salì di sopra e bussò alla sua camera. Quando gli fu detto di entrare, aprì la porta e si fermò sulla soglia e disse “Sono Eric Blair.” ⁠
Hemingway, in piedi dall’altra parte del letto su cui erano posate due valigie, stava facendo i bagagli e quello che vide fu un altro corrispondente di guerra e per giunta inglese e così tuonò: “Bè, cosa diavolo vuoi?” ⁠
Orwell replicò timidamente “Sono George Orwell”. Hemingway spinse le valigie in fondo al letto, si chinò e tirò fuori dal di sotto una bottiglia di Scotch e sempre tuonando disse: “Perché diavolo non lo hai detto subito. Fatti un whisky. Doppio. Liscio o con acqua, non c’è soda.”⁠

(estratto dalla biografia di George Orwell di Bernard Crick edito da Il Mulino)

I due autori conoscevano e rispettavano il lavoro l’uno dell’altro da tempo. Entrambi avevano preso parte alla guerra civile spagnola ed entrambi ne avevano scritto. Orwell nel suo resoconto politico “Omaggio alla Catalogna” e Hemingway nel suo famoso romanzo “Per chi suona la campana”. Hemingway era un fan sfegatato di Orwell, mentre Orwell era un po’ più critico, soprattutto verso i primi romanzi dello scrittore americano.

Ma questo leggendario incontro tra George Orwell e Ernest Hemingway avvenne davvero?

E’ Hemingway a parlarne in numerose occasioni, ma il resoconto cambia ogni volta. Il racconto di Potts, qui sopra, appare solo quindici anni dopo il presunto incontro, mentre Orwell stesso non ne fa menzione in nessuna delle sue lettere scritte in quel periodo. Possibile che si fosse lasciato scappare l’occasione di raccontare ai suoi amici un evento così straordinario?

Quello che è vero è che entrambi gli scrittori furono a Parigi tra il 15 febbraio e il 6 marzo 1945. Probabilmente si incontrarono anche all’elegante Hotel Ritz (dove potrebbe aver soggiornato Hemingway) o all’Hotel Scribe (dove Orwell e la maggior parte dei corrispondenti stranieri a Parigi alloggiavano). Eppure sorgono vari dubbi perché, a parte il silenzio assordante di Orwell, l’incidente non è mai stato corroborato da nessuno degli amici intimi di Orwell o Hemingway e i dettagli variano in diversi resoconti (e spesso si tratta di racconti di seconda o addirittura di terza mano). C’è anche da tenere conto del fatto che le persone che ne hanno riferito erano notoriamente inclini a inventare o abbellire gli eventi raccontati.

Questo quanto ne scrive Hemingway in una lettera ad un amico in comune:

Se mai vedrai Orwell, ricordami a lui, okay? Mi piace molto e l’ho incontrato in un momento in cui non avevo tempo.

Una frase che può voler dire tutto o niente. Ne riparlerà più tardi, prima in una lettera, poi in un memoir definito da lui stesso “inventato”. In queste altre due versioni Hemingway racconta di un Orwell spaventato che, sentendosi pedinato, è in cerca di una pistola per difendersi. Hemingway gliene regala una piuttosto scalcagnata; più un talismano che una vera arma. E gli fornisce anche due uomini di fiducia che nell’ombra lo tengano al sicuro.

Un resoconto fantasioso che sembra poco credibile visto la sbruffoneria a cui era prono Hemingway.

Ironia della sorte, Hemingway potrebbe effettivamente aver incontrato Eric Blair molti anni prima del suo presunto incontro con Orwell a Parigi. Fino al marzo 1928, Hemingway visse in rue Férou a Parigi, a pochi isolati da Eric Blair. Forse Hemingway cenò nell’albergo alla moda di rue de Rivoli, dove Orwell si guadagnava due soldi facendo il lavapiatti. Sicuramente, Hemingway avrebbe potuto passeggiare molte volte davanti all’Hôpital Cochin, l’ospedale dei poveri nel quattordicesimo arrondissement dove Blair fu curato per un improvviso e potenzialmente fatale attacco di tubercolosi all’inizio del 1929.

Resta quindi improbabile che i due autori abbiano mai avuto un vero incontro e che questo incontro sia stato davvero significativo. Eppure è divertente immaginarli insieme in quella stanza d’albergo.

Se volete leggere uno studio approfondito (moooolto approfondito) sulla questione vi lasciamo il link all’articolo.

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